Da noi sono benvenute persone e associazioni di tutte le età, credo, nazionalità.
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Bilancio 2017
Rendiconto 2018 e Nota integrativa
Bilancio 2019 e Relazione revisori
Item 1
LA NOSTRA STORIA
Nascita della YWCA in Italia
Grazie all’instancabile attività delle socie, il movimento si estese anche in altre parti d’Italia. Nel 1897 si lavorò alla creazione di un’associazione nazionale, con Elisa Schalck come presidente (ruolo che ricoprì fino alla sua morte nel 1929) ed Elisa Meyner come segretaria nazionale, carica che mantenne fino al 1936. Nel 1898, superando alcune difficoltà, venne fondata a Torino una casa per studentesse e impiegate lontane dalle loro famiglie. Inizialmente, la struttura comprendeva anche una scuola di economia domestica. Il foyer di Roma, invece, venne aperto nel 1899. Durante e dopo le due guerre mondiali, YWCA si impegnò in un’importante opera di assistenza ai profughi di vari paesi, un impegno che prosegue ancora oggi attraverso il foyer di Torino.
Le molteplici attività sociali della YWCA in Italia
A Napoli, grazie al contributo della YWCA statunitense, alla fine del 1951 ebbe inizio il primo progetto nazionale a favore delle bambine dai 6 ai 14 anni, sottratte alla vita nelle baracche e alla strada. Per vent’anni, una media di 25 bambine al giorno frequentò il nostro centro, dove si offrivano doposcuola o corsi di alfabetizzazione. Nel 1955, l’impegno si estese alla Calabria, con l’istituzione dei madrinati, e all’Abruzzo, dove furono avviati doposcuola per i più piccoli. Nel quartiere popolare del Lingotto a Torino, fu intrapreso un progetto educativo per adolescenti, figli di immigrati dal sud, con l’obiettivo di offrire loro attività utili per occupare il tempo libero.
Alla fine degli anni ’50, prese vita il progetto Artivalli, un laboratorio artigianale di tessuti a mano, che diede opportunità di lavoro a molte donne. Negli anni ’80, l'Associazione fu tra le prime in Italia a contribuire ai corridoi umanitari, fornendo accoglienza e supporto per favorire l’inserimento socio-culturale dei profughi.
Le case estive di vacanza al mare e in montagna, insieme ai campeggi nelle valli piemontesi, furono create per promuovere, in linea con l’ideale del nostro logo, lo sviluppo fisico, intellettuale e spirituale dei partecipanti.
I convegni
Fin dal dopoguerra, i temi trattati nei convegni furono di grande rilevanza sociale:
- 1957: "Retribuzione uguale per lavoro di uguale valore".
- 1959: "Preparazione professionale della donna".
- 1961: "Divieto di licenziamento alle donne in caso di matrimonio".
Inoltre, la YWCA entrò a far parte delle Consulte Femminili fin dalla loro costituzione negli anni ’50. In Piemonte e Lombardia, l’associazione organizzò gruppi di bambine e adolescenti, chiamate "Faville", che partecipavano a attività volte a sviluppare il rispetto per la persona umana, lo spirito di collaborazione e l’impegno personale. Negli anni ’70, gruppi giovanili di diversa estrazione politica e sociale si riunivano a Roma, Latina e Torino, mossi dal desiderio di dialogo.
YWCA come ente internazionale
Curiosità
«Senza la coppia protestante formata da Elise Courtial, francese, ed Enrico Schalck, tedesco, probabilmente il foot-ball avrebbe potuto iniziare solo molti anni dopo»
Di come gli inizi della storia della YWCA italiana si incrocino con la nascita e la diffusione del calcio in Italia, ce lo racconta Victor Vega, al secolo Loris Fiore
Gli Eroi del calcio