Su di Noi

L'ASSOCIAZIONE
YWCA Italia è un’associazione di promozione sociale, che opera nel favorire l’emancipazione femminile e la cui missione è il raggiungimento della parità di genere. Nei suoi primi 125 anni di vita YWCA Italia è stata attiva soprattutto nell’accogliere, all’interno delle proprie strutture, donne di tutte le età, culture e nazionalità e nel realizzare progetti di empowerment nei confronti delle donne migranti, fin dagli anni ’80. Oggi YWCA vuole operare in maniera ancora più incisiva, con un'attenzione ulteriore alle nuove generezioni, allargando la rete delle associazioni con cui collabora ed intensificando le collaborazioni già esistenti per favorire l’acquisizione di consapevolezze e conoscenze necessarie al raggiungimento della parità di genere.
Da noi sono benvenute persone e associazioni di tutte le età, credo, nazionalità.

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Bilancio 2017
Rendiconto 2018 e Nota integrativa
Bilancio 2019 e Relazione revisori
TORINO
TORRE PELLICE
ROMA

LA NOSTRA STORIA

Non si può parlare di YWCA-UCDG (oggi YWCA Italia) senza menzionare la nascita del World YWCA, avvenuta in Inghilterra nella seconda metà del XIX secolo. In quell'epoca, il mondo anglosassone fu teatro di grandi movimenti sociali, come la lotta contro la schiavitù, la prostituzione e lo sfruttamento del lavoro femminile e infantile nelle industrie. Questi movimenti videro le donne, sempre più consapevoli dei propri diritti e doveri, impegnarsi attivamente per il cambiamento.
Tra queste donne, Emma Robarts e Lady Kinniard, ispirate dallo spirito del tempo e animate da un profondo senso di avventura e servizio, fondarono nel 1855 due organizzazioni separate, che 22 anni più tardi si fusero. Lady Kinniard, anche su consiglio di Florence Nightingale, istituì pensionati femminili per offrire supporto alle infermiere impegnate nella guerra di Crimea, sia in partenza che al ritorno. Queste strutture, nate per rispondere a un’esigenza pratica, sono tuttora strumenti fondamentali per le attività svolte dalla YWCA a livello globale.
Nel 1894 venne fondata l'Alleanza Mondiale della YWCA, con sede inizialmente a Londra e trasferita a Ginevra nel 1930. All'Alleanza si unirono dapprima i gruppi nazionali di Gran Bretagna, Stati Uniti, Norvegia e Svezia, seguiti da molti altri gruppi che sorsero progressivamente in tutto il mondo, consolidando una rete globale di solidarietà e sostegno.

Nascita della YWCA in Italia
Nel 1894, Elisa Schalck ed Elisa Meyner, iscritte all’YWCA inglese, fondarono a Torino un ramo del YWCA per offrire supporto alle giovani donne, in particolare a quelle abbandonate a se stesse. Il movimento si diffuse rapidamente nelle vicine Valli Valdesi, dove le giovani donne venivano incoraggiate a studiare e a partire per l’estero, principalmente in Inghilterra, dove trovavano lavoro come istitutrici.
Grazie all’instancabile attività delle socie, il movimento si estese anche in altre parti d’Italia. Nel 1897 si lavorò alla creazione di un’associazione nazionale, con Elisa Schalck come presidente (ruolo che ricoprì fino alla sua morte nel 1929) ed Elisa Meyner come segretaria nazionale, carica che mantenne fino al 1936. Nel 1898, superando alcune difficoltà, venne fondata a Torino una casa per studentesse e impiegate lontane dalle loro famiglie. Inizialmente, la struttura comprendeva anche una scuola di economia domestica. Il foyer di Roma, invece, venne aperto nel 1899. Durante e dopo le due guerre mondiali, YWCA si impegnò in un’importante opera di assistenza ai profughi di vari paesi, un impegno che prosegue ancora oggi attraverso il foyer di Torino.
Nel 1900 nacque la rivista dell'Associazione, chiamata Alba, in un’epoca in cui le donne italiane stavano muovendo i primi passi verso l’emancipazione. Dal 1973, la rivista ha cambiato nome in Impegno, mantenendo intatta la sua missione di ispirazione e sostegno.

Le molteplici attività sociali della YWCA in Italia

A Napoli, grazie al contributo della YWCA statunitense, alla fine del 1951 ebbe inizio il primo progetto nazionale a favore delle bambine dai 6 ai 14 anni, sottratte alla vita nelle baracche e alla strada. Per vent’anni, una media di 25 bambine al giorno frequentò il nostro centro, dove si offrivano doposcuola o corsi di alfabetizzazione. Nel 1955, l’impegno si estese alla Calabria, con l’istituzione dei madrinati, e all’Abruzzo, dove furono avviati doposcuola per i più piccoli. Nel quartiere popolare del Lingotto a Torino, fu intrapreso un progetto educativo per adolescenti, figli di immigrati dal sud, con l’obiettivo di offrire loro attività utili per occupare il tempo libero.
Alla fine degli anni ’50, prese vita il progetto Artivalli, un laboratorio artigianale di tessuti a mano, che diede opportunità di lavoro a molte donne. Negli anni ’80, l'Associazione fu tra le prime in Italia a contribuire ai corridoi umanitari, fornendo accoglienza e supporto per favorire l’inserimento socio-culturale dei profughi.

Le case estive di vacanza
Le case estive di vacanza al mare e in montagna, insieme ai campeggi nelle valli piemontesi, furono create per promuovere, in linea con l’ideale del nostro logo, lo sviluppo fisico, intellettuale e spirituale dei partecipanti.

I convegni

Fin dal dopoguerra, i temi trattati nei convegni furono di grande rilevanza sociale:

  • 1957: "Retribuzione uguale per lavoro di uguale valore".
  • 1959: "Preparazione professionale della donna".
  • 1961: "Divieto di licenziamento alle donne in caso di matrimonio".

Inoltre, la YWCA entrò a far parte delle Consulte Femminili fin dalla loro costituzione negli anni ’50. In Piemonte e Lombardia, l’associazione organizzò gruppi di bambine e adolescenti, chiamate "Faville", che partecipavano a attività volte a sviluppare il rispetto per la persona umana, lo spirito di collaborazione e l’impegno personale. Negli anni ’70, gruppi giovanili di diversa estrazione politica e sociale si riunivano a Roma, Latina e Torino, mossi dal desiderio di dialogo.

YWCA come ente internazionale

Come organizzazione non governativa, YWCA ha una voce consultiva presso alcune agenzie specializzate dell’ONU, tra cui UNESCO, UNICEF e FAO. L'Alleanza Mondiale della YWCA ha sempre avuto particolare attenzione verso i paesi in cui la figura della “donna nuova” stava emergendo e necessitava di supporto per prendere consapevolezza di sé.
Il primo consiglio mondiale si tenne a Londra nel 1898, con la partecipazione di sette associazioni nazionali, tra cui quella italiana, rappresentata da delegate regolarmente elette. Da allora, delegazioni italiane sono state quasi sempre presenti ai congressi mondiali, traendone grande arricchimento. Già in quei primi congressi vennero approvate mozioni su temi che restano di drammatica attualità, come l’assistenza ai profughi di ogni paese e la lotta contro la fame nel mondo.


Curiosità

«Senza la coppia protestante formata da Elise Courtial, francese, ed Enrico Schalck, tedesco, probabilmente il foot-ball avrebbe potuto iniziare solo molti anni dopo» 

Di come gli inizi della storia della YWCA italiana si incrocino con la nascita e la diffusione del calcio in Italia, ce lo racconta Victor Vega, al secolo Loris Fiore 
Gli Eroi del calcio